Nel dare e nel ricevere, nel bene e nel male. Le donne amano farlo, subirlo e regalarlo; ma quando parliamo di sesso orale, la lista dei "ma" elenca più che altro paranoie e insicurezze di vario tipo. Lui che se ne sta tanto zitto, starà godendo? Lei, che sembra un tronco, sarà soddisfatta? Posso venire?!
Nel regno animale, il sesso orale è un modo per approcciarsi e dimostrare interesse, intersessuale e intrasessuale. Nel mondo degli umani invece, è spesso strumentalizzato. Alcuni non ne sono proprio capaci, altri ne sono inibiti o disgustati, parecchi lo considerano esclusivamente la ciliegina sulla torta.
Invece il sesso orale è fondamentale. È una scuola di socializzazione primaria che consente di acquisire importanti elementi sul partner che, in quel momento, è più vulnerabile e comunicativo che mai. Questo può tornare estremamente utile ad entrambi, e certamente funzionale alla qualità del sesso. Rimuovere dalla giuria i quattro elementi che fanno ostruzionismo, permetterà alla performance di consumarsi con quell’insostenibile leggerezza che fa del sesso orale una piacevole e sana esperienza di coppia.
- La sovraesposizione del piacere
Nemico numero uno: l’imbarazzo. Fare sesso orale significa ficcare il naso negli affari più privati degli altri ed essere coscienti che quello che si scoprirà non è detto sia piacevole. Bisogna essere aperti, rilassati e disposti a lasciarsi andare; ma anche imparare a dialogare con i genitali del partner. Se è la prima volta, lei potrebbe vergognarsi della sua apparenza; e lui potrebbe comportarsi come un cavaliere valoroso o come un predone del deserto. Se già ci si conosce, dovrebbe essere meno problematico; ma le storie di chi se lo sogna e basta, non sono leggenda.
- Il problema della tecnica
Nemico numero due: ansia da prestazione. Tra lingue con deficit dell’attenzione e bocche piranha, ognuno avrà avuto le sue brutte esperienze. Quando non funziona, converrebbe rivestirsi e darsela a gambe levate; ma occorre sempre confidare nell’esercizio del talento. Esiste più di una tecnica per farlo bene, da rivedere ed adattare al caso specifico. Per chi è messo male male ci sono i video tutorial e, se non bastasse, i centri di formazione. Chi studia, raramente resta un ciuchino.
- Do ut des
Nemico numero tre: l’egoismo. Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te. Il buon sesso orale non è roba da egomaniaci, e si nutre di confidenza e reciprocità. Fatelo alla vostra donna, se vorrete poterlo chiedere a vostro piacimento. Fatelo al vostro uomo, se vorrete farlo sentire compreso e coccolato. Suona come un’omelia ma non è una predica: è piuttosto una parabola sull’altruismo.
- Aria sulla quarta corda
Nemico numero quattro: l’aspettativa. Ne soffrono soprattutto gli uomini che a volte lo caricano di pretese da porno-dipendente. Le donne, mediamente, si limitano a sperare che sia gradevole o che siano abbastanza brave. Dunque andrebbe vissuto con meno cervello e più spirito animalesco. Le inibizioni lo uccidono, gli approcci variegati lo esaltano. Il sesso orale è armonia, con se stessi e con il partner. “Come as you are”.
Fonte: Gqitalia.it