La realtà di Onlyfans non è fatta di soldi facili e di “esibizioni” più o meno innocenti, ma si sta trasformando in un vero e proprio incubo per moltissime ragazze. Francesca, nota come “Fralefusa” sulla piattaforma, ha raccontato ai microfoni de La Zanzara su Radio24 il lato oscuro del suo lavoro. La 19enne triestina, figlia di un politico italiano di livello nazionale, ha rivelato di essere stata vittima di un sistema di sfruttamento gestito da un’agenzia con sede in Romania. Tra abusi fisici, psicologici e minacce, Francesca ha vissuto una drammatica esperienza, e ha definito l’agenzia per cui lavorava “un’organizzazione mafiosa“.
La prigionia e le minacce
Francesca ha spiegato di essersi trasferita in Romania su pressione dell’agenzia, che le prometteva migliori guadagni ed una gestione fiscale più vantaggiosa. Una volta lì, è iniziato l’inferno: “Mi avevano sequestrato tutti gli account. Se non avessi fatto quello che volevano, non avrei potuto più lavorare su OnlyFans”.
L’agenzia le ha imposto rapporti sessuali completi e non protetti, sostenendo che fossero necessari per aumentare le visualizzazioni. Inoltre, Francesca ha rivelato di essere stata costretta a partecipare al cosiddetto Chinotto Tour – una sorta di tournee in cui le ragazze promettono prestazioni sessuali e sesso orale divenuto molto popolare in rete. Incontri, organizzati dall’agenzia, in cui gli uomini pagavano per prestazioni sessuali. “Non ne ero al corrente. È sfruttamento della prostituzione”, ha aggiunto.
La fuga e il supporto del padre politico
La situazione è degenerata quando Francesca è stata costretta a vivere nella casa del capo dell’agenzia per un mese. “Ero terrorizzata, non potevo muovermi liberamente. Ero praticamente prigioniera: il mio profilo Onlyfans era la mia unica fonte di reddito.” Grazie all’intervento del padre, Francesca è riuscita a fuggire dalla Romania e a tornare in Italia. “Con mio padre non ho un grande rapporto, ma mi ha aiutato a tornare a casa quando le minacce sono diventate insostenibili“.
La situazione è degenerata quando Francesca è stata costretta a vivere nella casa del capo dell’agenzia per un mese. “Ero terrorizzata, non potevo muovermi liberamente. Ero praticamente prigioniera: il mio profilo Onlyfans era la mia unica fonte di reddito.” Grazie all’intervento del padre, Francesca è riuscita a fuggire dalla Romania e a tornare in Italia. “Con mio padre non ho un grande rapporto, ma mi ha aiutato a tornare a casa quando le minacce sono diventate insostenibili“.
Fonte: Thesocialpost.it