Proprio per questo è bene coinvolgervi in un argomento che tocca da vicino doppiatori, speaker, cantanti e che potrebbe essere utile anche a tutti coloro che si sono da poco avvicinati a questo mondo: parliamo di Podcasting.
IN PARTICOLARE ANDREMO A SCOPRIRE ALCUNE CARATTERISTICHE DEL MICROFONO DA UTILIZZARE, DOVE E COME POSIZIONARLO PER UNA CORRETTA REGISTRAZIONE
Partiremo dalla registrazione della nostra voce nel parlato e nel canto, per poi allargare il campo aggiungendo qualche dettaglio in più per ciò che concerne il canto corale.
MICROFONI
In generale i microfoni più adatti alle registrazione vocale sono quelli a condensatore, in quanto possiedono un’eccellente risposta alle frequenze medio-alte ed alte, oltre ad una ottima fedeltà della ripresa. Possiamo ottenere una valida registrazione della voce anche con un buon microfono dinamico, ma avremo un risultato certamente inferiore in termini di accuratezza e brillantezza. In seguito e in un altro post, andremo ad approfondire in maniera più dettagliata il tema microfono e le diverse tipologie esistenti in commercio.
AMBIENTE
Qualora la nostra registrazione non si svolga in studio o comunque in una stanza insonorizzata, è molto importante per salvaguardarne la qualità, assicurarci che l’ambiente da noi prescelto sia silenzioso. I microfoni a condensatore risultano molto sensibili per cui in grado di captare il minimo rumore compresi quelli di fondo che potrebbero provenire da una stanza adiacente alla nostra. Inoltre è altresì consigliabile per una migliore riuscita del nostro podcast, un luogo che non abbia un eccessivo riverbero naturale. Esistono molteplici soluzioni per contenere o risolvere quest'ultimo eventuale problema e anche a questo tema dedicheremo presto uno specifico post.
FILTRO ANTI-POP
Un altro accorgimento importante e utile al fine di rendere più pulito e professionale il nostro podcast, consiste nella predisposizione, ad una distanza di 10-15 cm, di un filtro antipop sul microfono. Si tratta di uno schermo circolare a maglia fine che attutisce gli spostamenti d’aria, causati soprattutto dalla pronuncia delle consonanti esplosive (“p”, “b”, “d”, “t”) e che possono essere facilmente captati dal microfono.
POSIZIONAMENTO DEL MICROFONO
Prima di metterci all’opera, bisognerebbe posizionare il nostro microfono in modo da non compromettere in alcun modo la qualità audio del suono, quindi distante da superfici solide come tavoli o leggii in quanto possono generare riflessi. In secondo luogo, occorrerà mantenere una distanza tra la nostra bocca ed il microfono che può variare da un minimo di 15 cm ad un massimo di 30: questo servirà a garantire un’alta definizione del suono della voce e ad evitare la cosiddetta distorsione. A questo punto, con la capsula del microfono puntata leggermente più in alto della bocca, possiamo parlare direttamente al microfono ed iniziare la nostra registrazione.
REGISTRAZIONE DEL CANTATO
Un approfondimento ulteriore merita di esser fatto per ciò che concerne il canto: pur seguendo in linea di massima le regole di cui parlavamo sopra, vi sono situazioni in cui potrebbero venirci utili altre tecniche.
Infatti, se dobbiamo registrare un coro o un insieme di voci, mettersi in circolo attorno ad un microfono omnidirezionale va a ricreare una situazione simile al canto dal vivo dove, regolando i propri livelli e i propri timbri, risulterà un perfetto equilibrio tra le voci.
Diverso è il caso di un cantante di un gruppo rock, il quale, essendo abituato ad ambienti piuttosto rumorosi e ad un diffusore a terra come riferimento, potrebbe sentirsi in difficoltà in una stanza con isolamento acustico.
Solitamente dal vivo il cantante è portato ad alzare e spingere la voce per sentirsi, una situazione questa alquanto complicata da riprodurre in cuffia. Una tecnica spesso utilizzata consiste nel posizionare il cantante all’interno della regia utilizzando un microfono polare super cardioide insieme al monitor dello studio.
Fonte: Voci.fm