domenica 8 novembre 2015

«La guida ai termini più usati: gli orientamenti sessuali»

Come va con la lingua? Su, non siate maliziose! Non parlo delle vostre capacità amatorie, bensì delle vostre conoscenze dei termini LGBT che sempre di più, anche se a sproposito, vengono utilizzati in Italia. Ma se vogliamo vincere contro chi butta qui e là termini come “genderizzazione” e “lobby gay” (un giorno ci farò un post del glossario dedicato) dobbiamo imparare ad usare correttamente e correntemente i termini della nostra comunità. A partire ovviamente dalla moltitudine di orientamenti sessuali di cui noi segnaliamo cinque macro categorie a cui per un verso o per l’altro si può ricondurre tutto.


Lesbica

Cos’è una lesbica? Le lesbiche sono le donne che amano le donne. In particolare le ex. Le ex per noi sono come quel maglione di lana che teniamo nell’armadio e tiriamo fuori per le fredde giornate di inverno dove stai sola a casa a guardare le repliche di Grey’s Anatomy, con la ex. Siamo drammatiche e complessate, perseguitate dalla poiana e dalle ex (come sta scritto nella Bibbia Saffica: dietro ogni lesbica c’è una ex) per cui tutto sommato ce la caviamo bene per essere una coppia di donne ad alto rischio di Sindrome Pre Mestruale Sincronizzata!

Bisessuale

Una bisessuale, oltre ad essere sfortunatamente odiata tanto dagli etero quanto dalle lesbiche, è attratta da ambo i sessi. Quindi è attratta tanto dagli quanto dalle altre lesbiche. Dimmi, amica bisessuale: sei mica masochista?  No, per sapere... Tu pensa poi se si innamora solo di uomini gay e di etero donne. Ma chi te lo fa fare? Non fate le stolte e abbandoniamo l’idea che la bisessualità sia quel punto di equilibro della scala Kinsey tra l’etero e la lesbica, la bisessualità non è un punto zero. Anche perché per tre punti non passa alcuna retta, se la mie conoscenze geometriche non mi ingannano. La bisessualità è un orientamento suo, con caratteristiche sue di donne che non me la danno e hanno una loro dignità.

Pansessuale

Non si vive di solo pan...e! I pansessuali invece si, o meglio, possono vivere con chiunque. Si perché le persone pansessuali possono provare attrazione fisica e romantica per le persone indipendentemente dal loro orientamento sessuale e dell’identità di genere, questo include la capacità di vedere oltre lo stereotipato binomio uomo/donna e includendo così anche le persone transessuali. Che si sa, tutto fa brodo! Questo significa “se respira se lo fa”? No. Devono almeno saper fare una buona carbonara! E ovviamente rispettare i gusti estetici e caratteriali della pansessuale in questione.

Asessuale

Lo ammetto candidamente, devo ancora capire la differenza tra gli asessuali e una coppia di donne dopo la morte del letto lesbico. Perché se è pur vero che gli asessuali non sono esenti da romanticismi e legami d’amore, di certo le lesbiche a un certo punto stanno assieme e si amano ma di sesso ne vedono meno che nel film “Io e lei”. Ma l’asessualità non va considerata come incapacità di avere rapporti sessuali, ma la mancanza di desiderio sessuale.

Etero

Conosciute anche con il nome scientifico in latino Puella Mirabilis Cui Innamurata Sunt Ma Que Non Me La Mollat le donne eterosessuali si dividono in due categorie: quelle che mettono le cose in chiaro ma di cui ti innamori lo stesso e quelle che fingono di starci e tu ti innamori e che poi ti lasciano con un pugno di mosche. L’eterosessualità ti fa amare e desiderare persone del sesso opposto al tuo.

Fonte: Lezpop.it