In parallelo, viene annunciata - cosa molto più interessante, visto lo scenario attuale - l'imminente creazione di un servizio su abbonamento (quindi non più gratuito, ma a pagamento) per utenti di SoundCloud, che sarà lanciato nel corso del 2016.
Il CEO di Soundcloud, peraltro, ha poi sottolineato come la piattaforma ora abbia accordi con le tre major che controllano il mercato musicale: un viatico necessario, ma al contempo molto promettente per il lancio del nuovo modello su abbonamento.
Questa rappresenta una piccola rivoluzione copernicana nell'universo SoundCloud, che da sempre si presente come una piattaforma dedicata agli artisti emergenti che vogliono rafforzare il proprio legame coi fan e crearsi una fanbase. Per questo parecchi degli artisti indipendenti che fino a ora hanno utilizzato la piattaforma hanno espresso una certa preoccupazione: l'ingresso delle major potrebbe, infatti, trasformarli in "cittadini di seconda classe"; inoltre permane il dubbio su quanti dei 175 milioni di utenti di SoundCloud effettivamente avranno la spinta per impegnarsi in un servizio a pagamento e sborsare denaro, nonostante l'arrivo di artisti delle major.
Fonte: Rockol.it