“Non riesco a capire i cantanti che hanno criticato l’autotune e il rap”, da questa premessa parte Guè, incalzato da Gianluca Gazzoli, nella recente intervista per il podcast Passa dal BSMT, per riaccendere il confronto con Elio ( di Elio e le storie tese ) che qualche tempo fa aveva fatto scalpore con le sue dichiarazioni.
L’attacco del rapper nei confronti del cantautore è durissimo: “Tra questi mi sembra ci fosse Elio, che poi ho visto che è giudice di un programma che è una monnezza. Hai visto che programma fa adesso? Deve stare zitto”. Il riferimento è a Like a Star, il talent show che a breve andrà in onda su NOVE - per otto puntate, di cui sette a eliminazione e una finalissima - e sarà condotto da niente meno che Amadeus. Dietro il bancone dei giudici, oltre ad Elio, anche Rosa Chemical e Serena Brancale.
Insomma, parlando del programma che verrà trasmesso dal 14 maggio in poi, Guè è riuscito a lanciare una frecciatina non solo ad Elio ma anche all’ex direttore artistico del Festival di Sanremo - Giorgia Meloni si è invece complimentata con Carlo Conti, per l'ultima edizione di Sanremo. Tra l’altro, durante la chiacchierata si è parlato pure dei pregiudizi sul rap, perché il frontman dell'iconica band milanese ha dichiarato che “non è musica” ma un “assemblaggio, nel 90% dei casi, di roba preesistente fatta da gente che non sa suonare”. Questa la replica del componente dei Club Dogo: “Non esiste che artisti che sono stati importanti, che hanno venduto e che hanno avuto un pubblico, si permettano di criticare il nostro genere. Secondo me non si dice, quanto meno documentati”.
Continuando, sulla percezione del genere in Italia, ha aggiunto: “Siamo l’unico Paese in cui la gente non sa niente di rap/hip hop, e non solo del trap. L’unico Paese in cui musicisti e addetti ai lavori, che hanno 50 anni come loro, non sanno un cazzo di hip hop. Il problema è che i trapper vendono i dischi e loro non li vendono, siamo alle solite insomma”. Vecchie ruggini tornano d’attualità, anche perché Guè ed Elio si erano punzecchiati già tempo fa, come riporta la redazione di Open.
Quest’ultimo nel 2012, parlando della hit dei Club Dogo P.E.S., aveva detto: “Un verso come ‘Sto lontano dallo stress, fumo un po’ e dopo gioco a P.E.S.’ è un messaggio che fa schifo ed è mille volte più volgare di quello che diciamo noi”. In risposta Guè non le aveva mandate a dire: “Elio stai zitto, giusto con la piuma in testa in tele puoi stare. Non vendi più, nessuno ti fila, hai abbuffato il cazzo rosicone”.
L’ennesimo capitolo di un botta e risposta che non sembra destinato ad esaurirsi ma a continuare nel tempo. Ovviamente il pubblico è diviso, tra chi segue il “purista” della musica “suonata”, Elio, e chi, tutto sommato, comprende le ragioni di Guè. Non resta altro da fare che attendere, a questo punto, il terzo capitolo e chissà che non possano, in futuro, trovare un terreno comune.
Fonte: Everyeye.it